Arriva Itelyum: il nuovo nome dell’economia circolare
Presentata a Milano la nuova realtà con più di mezzo secolo di storia, protagonista dell’economia circolare.
Si chiama Itelyum – generata dall’integrazione di numerose società, tra cui Viscolube e Bitolea – è italiana e ricopre un ruolo da protagonista a livello internazionale nell’economia circolare, attraverso la rigenerazione degli oli lubrificanti usati, la produzione di solventi puri e da reflui chimici e nei servizi ambientali per l’industria.
Itelyum offre processi, prodotti e servizi ambientali integrati e sostenibili, secondo un modello economico circolare applicato sia al ciclo di vita dei prodotti sia all’interno dei segmenti di mercato serviti. Con 16 società operative, 15 siti in Italia e più di 20.000 clienti in oltre 50 paesi, Itelyum opera in tre aree di business:
Regeneration Solutions
Itelyum Regeneration è leader in Europa nella produzione di basi lubrificanti rigenerate, utilizzate dai più importanti produttori di lubrificanti al mondo e con prestazioni equivalenti a quelle delle basi ottenute dalla prima raffinazione del greggio.
Purification Solutions
Itelyum Purification è leader nella produzione di solventi ad alta purezza e nella purificazione di reflui chimici e solventi usati provenienti dall’industria chimica e farmaceutica.
Environment Solutions
Itelyum Ambiente identifica l’insieme di 13 aziende che offrono servizi ai produttori di rifiuti speciali, quali: raccolta, stoccaggio, trasporto, pretrattamento, intermediazione, consulenza, analisi chimiche e trattamento delle acque industriali.
Itelyum è un leader in Italia dell’Economia Circolare ed è impegnata a promuoverne la conoscenza, i princìpi, e le applicazioni, per uno sviluppo economico che abbia nella sostenibilità un fondamento irrinunciabile.
«Oggi – ha dichiarato Antonio Lazzarinetti, AD Itelyum– presentiamo molto più di un nuovo brand: con Itelyum abbiamo dato vita a una piattaforma industriale e di servizi interamente dedicati a fornire soluzioni sostenibili in grado di generare valore economico e ambientale per le nostre persone, per i nostri clienti, per gli azionisti e per la società̀ nel suo complesso».
Ogni anno Itelyum lavora oltre 250.000 tonnellate tra oli minerali e solventi usati e 40.000 tonnellate di frazioni petrolchimiche vergini per produrre 110.000 tonnellate di basi lubrificanti rigenerate, 40.000 tonnellate di gasolio e bitume, 80.000 tonnellate di solventi rigenerati e 30.000 tonnellate di solventi puri. In aggiunta Itelyum offre – a piccole medie e grandi aziende – soluzioni con i più alti standard in termini di livello di servizio e compliance, gestendo 450.000 tonnellate di rifiuti industriali di cui quasi il 75% avviati al recupero o restituiti all’ambiente come acque depurate.
«È anche la storia – sottolinea Enrico Biale, azionista di riferimento Stirling Square Capital Partners – di un’eccellenza tutta italiana, conseguita in un settore strategico e sensibile, che per di più è in grado di servire mercati internazionali a largo raggio. Stirling Square ha sostenuto e continua a sostenere la crescita di Itelyum che negli ultimi tre anni ha realizzato acquisizioni per 140 milioni di euro accompagnate da un piano di investimenti in impianti per 50 milioni».
Importanti i benefici ambientali dei prodotti rigenerati rispetto alla produzione primaria: le basi lubrificanti rigenerate di Itelyum comportano infatti la metà delle emissioni di CO2, quattro volte meno emissioni di polveri sottili, cinque volte meno di emissioni di acidificanti. Anche i solventi purificati, consentono fino a dieci volte meno emissioni di CO2 dell’equivalente produzione primaria.
Alla presentazione sono intervenuti anche il professore della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e presidente Fondazione Global Compact Italia Marco Frey, il direttore della Fondazione Sviluppo Sostenibile Raimondo Orsini e Gaetano Grizzanti, CEO di Univisual, che ha accompagnato Itelyum nel processo di branding.
«L’Economia Circolare funziona se vi è integrazione tra filiere complementari e coinvolgimento dei territori – ha dichiarato Marco Frey – e Itelyum ne è un eccellente esempio. L’Italia ha un enorme potenziale da sfruttare, anche sui mercati internazionali, ma occorre che investitori, imprenditori e istituzioni facciano sistema nell’interesse della crescita e della sostenibilità».
«Le nostre imprese – aggiunge Raimondo Orsini – sono protagoniste della transizione “green” ma non diciamo ancora abbastanza che la green economy italiana è leader in Europa. E’ fondamentale avere esempi come Itelyum anche nella comunicazione. A Giugno terremo un incontro a Roma proprio sulla rendicontazione non finanziaria, in cui inviteremo con Itelyum altre imprese “green” a raccontarci la loro storia e le loro best practice.”
«Il nuovo nome, Itelyum – ha concluso Gaetano Grizzanti – evoca in modo autorevole l’approccio rigoroso e tecnologico di un player oggi punto di riferimento nell’economia circolare. Il simbolo, grazie a una crasi grafica tra una freccia e un aquilone, rappresenta l’icona della Sostenibilità. All’unisono il marchio Itelyum evoca una dimensione valoriale orientata a costruire un ruolo sociale strategico per shareholder e stakeholder».